Il Municipio

Il municipio è il luogo dove si gestiscono i servizi pubblici come anagrafe, tasse, edilizia e si organizzano eventi per la comunità locale.

Indirizzo

Via Chiesa, 3
27050 Oliva Gessi (PV)

Punti di contatto

Modalità di accesso

Negli orari di apertura al pubblico dei vari uffici

Dati generali

Nome Descrizione
Codice fiscale / Partita Iva 00468570189
Codice ISTAT 018105
Codice catastale G032
Codice iPA c_g032

Dati demografici

Nome Descrizione
Festa patronale 4^ domenica di luglio

Dati geografici

Nome Descrizione
Superficie (kmq) 3,91
Altitudine (m s.l.m.) 0
Altitudine minima (m s.l.m.) 125
Altitudine massima (m s.l.m.) 300
Zona altimetrica ISTAT Collina interna
Latitudine 45° 00' 17,91"
Longitudine 09° 10'
Confini comunali Calvignano, Casteggio, Corvino San Quirico, Montalto Pavese, Mornico Losana, Torricella Verzate
Distanza dal capoluogo (km) 0

Suddivisioni

Nome Descrizione
Località Ambrosina, Camarà, Casa Ferrari, Cassinera, Centro, Chiesa, Fornace, Fossa, Gessi, La Ca', Molino del Cevino, Molino del Rosso, Occhio, Pavese, Pomarolo, Quarti, Quintiana, Rocco, Rosso, San Rocco

Territorio e clima

Nome Descrizione
Corsi d'acqua Rile Verzate e Rile San Zeno

Stemma

BLASONATURA DELLO STEMMA:

Trinciato d’oro e di rosso, alle quattro crocette con i quattro bracci patenti, il braccio inferiore munito del piede aguzzo, poste due e due, la prima e la quarta dell’uno all’altro, la seconda e la terza dell’uno nell’altro. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d’oro, il motto, in lettere maiuscole di nero, CONSTANTIA ET FIDE. Ornamenti esteriori da Comune.

ORIGINI DELLO STEMMA:

Oliva Gessi, uno dei più piccoli Comuni della Provincia di Pavia, ha però origini antiche: se ne trova traccia in un diploma dell’Imperatore Ottone dell’anno 962, e in privilegi dell’Imperatore Enrico III, del 1065.

Aggregato al più importante feudo di Montalto, ne seguì dal Medioevo all’età Moderna le sorti, passando nelle mani delle più importanti case del ducato di Milano: dai Beccaria agli Strozzi (1474), ai Taverna (1617) e, dal 1658, ai Belcredi.

Nel secolo scorso, il castello fu profondamente rimaneggiato dai proprietari del tempo, gli Isimbardi, che lo ridussero da fortilizio a residenza civile.

Rimane in vigore, da tempi lontanissimi, quando era vissuta come invocazione contro le scorrerie, l’uso di una processione detta “delle Crocette”, al termine della quale si colloca ai quattro angoli del castello una apposita crocetta.

A quanto risulta, è questo l’unico luogo dell’Oltrepo’ Pavese in cui sia rimasta viva questa tradizione.

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